Freschi di stampa

L’armata degli elefanti

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Questa è la storia di come Tifone figlio di Astreo, capobranco degli elefanti dell’esercito d’Epiro, venne imbarcato su una triere, condotto in Apulia a combattere le legioni romane, e poi in Sicilia contro gli eserciti cartaginesi. È la storia di Pirro, re e guerriero, che sognava di raggiungere la gloria ed emulare Alessandro Magno, e che fece tremare Roma sui campi di battaglia. È la storia di Cinea, retore e filosofo, che tentò invano di portare pace tra le città-stato della Magna Grecia e l’Urbe. Ed è la storia di Dafne, figlia del più talentuoso ceramista di Taranto, che scoprì come la guerra non risparmi le fanciulle e che anche lei, come la creta dei vasi di suo padre, per farsi tenace contro le ingiurie del mondo, doveva rassegnarsi ad affrontare il fuoco.


Quattro personaggi in cerca d’amore

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Emma, Camilla, Claudia e Remo. Quattro nomi, quattro persone, due coppie, all’inizio due storie poi una sola. Emma cerca lezioni di pianoforte e le trova insieme all’amore di Camilla che non ha paura di nulla se non della monotonia, a differenza di Emma che ha paura dei cambiamenti e di ciò che non conosce. Remo che ama Claudia e Claudia che ama Remo, ma non hanno il coraggio di incontrarsi se non quando cambiano perché nella vita si cambia e il cambiamento non è né positivo né negativo, è cambiamento e basta. Il senso della vita, il senso dell’amore che chi è fortunato trova, che chi è sfortunato non trova e, chi è ancora più sfortunato trova ma non capisce. Ambientato a Roma, ma senza un luogo preciso, ambientato nel cuore di chi scrive prima, nel cuore dei personaggi nel corso della storia e nel cuore di chi legge dopo.


Gli immemori di Santa Dinfna, Simone Censi

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Con tutta probabilità, Laura avrebbe fatto meglio a rimanere a Roma e continuare a svolgere il suo lavoro di farmacista invece di tornarsene al paese natio. Però una delusione e soprattutto la morte della nonna, che le aveva fatto da madre, la induce al ritorno. Vorrebbe cambiare vita, tuttavia non è facile, specialmente quando diviene, suo malgrado, custode di un segreto. Segreto in cui parrebbe per qualche verso implicato anche – addirittura – il Museo Puškin di Mosca. Qualcuno, dunque, o forse più di uno, sembra sia al corrente di questo segreto e faccia di tutto per creare disagi alla giovane donna, servendosi persino di strumenti tecnologici e dell’aiuto di ambigui personaggi stranieri. Realtà, storia e fantasia si mescolano, coinvolgendo nella nuova vita di Laura antichi popoli italici e moderni abitanti dell’Abruzzo.