Oggi presentiamo il libro di Nicola Valentini, “I sette angeli” Thriller. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000”, pubblicato dalla 0111 Edizioni il 26 gennaio 2024.

Trama del libro: Milano, quartiere Barona, 2010. Un incendio distrugge una casa accoglienza uccidendo le sette donne ospitate nella struttura, in quella poi ribattezzata “la strage dei sette angeli”. Milano, 2021. L’investigatore privato Rolando Ferri, un ex poliziotto dell’antimafia, tormentato dai fantasmi del suo passato, riceve l’incarico di far luce sul presunto suicidio di una giovane giornalista. Negli stessi giorni, il commissario Francesca Costa indaga sull’assassinio di un balordo già noto alle forze dell’ordine e membro di una band musicale, gli Smoke City. In una Milano attanagliata dalla pioggia, Costa e Ferri sveleranno il nesso tra le rispettive indagini e la strage di undici anni prima.

Allora Nicola parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama

L’idea è nata dalla mia voglia di scrivere qualcosa su un tema sempre più attuale e grave, come il femminicidio, un fenomeno diffuso da Nord a Sud. Il mio intento, però, non era quello di romanzare un fatto di cronaca in particolare, ma cercare di dare voce a più vicende, a più vittime, quelle magari passate in secondo piano perché la loro fine non ha fatto abbastanza scalpore, donne presto dimenticate, ancora prima di altre, senza che nessuno abbia saputo nulla delle loro tristi vicende, del dolore che hanno dovuto sopportare. Allo stesso tempo non volevo scostarmi da quello che è il mio genere letterario preferito, il thriller.

Al centro della trama c’è una strage immaginaria a cui, anni dopo, è legata la morte di un balordo su cui indaga la polizia con un commissario che ho voluto fosse una donna, e il presunto suicidio di una giovane giornalista, su cui cerca di far luce un uomo ancora perseguitato dal suo passato nell’antimafia.

Le vicende si svolgono in una Milano cupa e piovosa, e si sviluppano tra la ricca periferia e le strade dei quartieri più malfamati, con il contorno di personaggi squallidi e balordi di ogni genere, ma anche di altri, facoltosi e famosi. 

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Quando si scrive una storia è necessario documentarsi a fondo: chi legge vuole ricevere notizie e informazioni precise, e per fornirle, un autore non deve limitarsi a studiare, ma è costretto anche a scavare nei particolari, e il suo lavoro va completato con l’editing di un professionista del settore. Lo studio preliminare è uno dei momenti più difficili e impegnativi, ma ti permette di crescere e imparare. Nel caso specifico sono andato a indagare sui vari casi di femminicidio avvenuti in Italia anche in passato; come dicevo prima, sono andato a caccia di storie di provincia, alcune passate quasi inosservate, quindi ho individuato quelle che più mi hanno colpito. Prima di sottoporre a 0111 Edizioni la versione definitiva del libro, mi sono affidato ai consigli e alle competenze di una persona molto nota a Milano in ambito di violenze sulle donne.

L’idea del titolo com’è nata?

Ho riflettuto su ciò che gli adulti dicono ai bambini per spiegare loro la morte: spesso utilizzano il termine angelo per identificare chi non c’è più, per spiegare come chi muore si ricongiunge in cielo a Dio. Angeli sono tutte le vittime, per cui l’idea del titolo è nata nel momento in cui è nata la storia stessa. Parlando di angeli, non ci viene specificato il loro numero, ma la tradizione vuole che siano sette, per cui sette erano le vittime che mi occorrevano, sette angeli appunto. In genere, quando si pensa agli angeli, immaginiamo figure alate di eterea bellezza, ma se osserviamo le loro raffigurazioni, ci accorgiamo che hanno spesso un aspetto spaventoso e atteggiamenti bellicosi, e sono armati, questo perché non esistono solo quelli buoni, portatori di bontà e di luce, ma ci sono anche quelli distruttivi, gli angeli vendicatori…

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Nicola nel quotidiano?

Faccio una vita piuttosto riservata, abito in provincia tra Lodi e Milano. Sono un militare dell’Aeronautica con il grado di Luogotenente. Al contrario di ciò che si può immaginare, maneggio pochissimo le armi, visto che svolgo il mio lavoro sugli elicotteri dislocati presso il settore militare dell’aeroporto di Linate. Mi piace passare il tempo libero in famiglia con mia moglie Silvia e le nostre ragazze Laura e Chiara. Appena posso scappo a Taranto, la mia città di origine, per salutare la mamma. Mi piacciono i concerti e il teatro, ma ciò di cui non posso fare a meno sono la lettura, i viaggi e il caffè, oltre, naturalmente, a scrivere.

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.

Amazon

Feltrinelli

Ibs

Bene caro Nicola vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?

Sono tornato da poco social, potete trovarmi su Instagram.

Ringraziamo Nicola per essere stato con noi e averci presentato il suo libro I sette angeli”.

Leggi il libro ascoltando questo brano

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