Abbiamo il piacere di essere di nuovo qui con Carmine De Mizio che oggi ci parlerà del suo nuovo libro “La nota stonata”, Opera Finalista alla Terza Edizione del Premio “1 Giallo x 1000”, pubblicato dalla 0111 Edizioni il 26 marzo 2021.

Trama del libro: Dopo quasi cinquant’anni la misteriosa sparizione di uno dei più famosi musicisti degli anni Sessanta e Settanta torna a turbare la quiete. Teatro di questo cold case è la piccola comunità di Poggio Greppo. L’indagine ci porterà, attraverso le pagine di un diario e le memorie di una giovinezza tormentata e vissuta all’estremo, a viaggiare tra le luci dei riflettori e le ombre della mente. La chiave del mistero è nascosta nel cuore di chi per anni ha custodito questo segreto. Il maresciallo Del Fiore verrà di nuovo messo alla prova e si troverà coinvolto personalmente nel caso, che si rivelerà il più difficile della sua vita.

Dunque, Carmine, svelaci alcune curiosità sulla trama e spiegaci come è nata questa nuova storia.

La trama del romanzo prende spunto da un’idea che mi “assillava” da ormai un po’ di tempo, quella di poter dare voce a una delle mie grandi passioni, la musica. Sentivo il desiderio di raccontare una storia un po’ on the road, di cercare di immaginare come fosse la vita di un musicista borderline degli anni Settanta e quando è scattata la scintilla di poter trasformare il tutto in un’indagine, in un romanzo giallo, l’entusiasmo ha preso il sopravvento e mi sono divertito a fondere l’elemento giallo con le storie di vita dei vari protagonisti.

Soffermiamoci proprio su alcuni protagonisti: per alcuni di loro sembra proprio che tu abbia voluto citare la vita di alcuni grandi del rock, non è così?

Esatto, è proprio così: ho una grande stima per i musicisti che hanno rivoluzionato la storia della musica a partire dagli anni Sessanta e non si può negare che le loro vite, vissute spesso molto più che al limite, abbiano un fascino romantico a cui è difficile resistere.

Ci sai dire il nome di qualche personaggio in particolare?

Per costruire il mio protagonista principale, il chitarrista Billie McDavis, mi sono ispirato allo slancio poetico decadente di Jim Morrison, gli ho voluto attribuire la passione esoterica di Jimmy Page, lo spirito ribelle e anticonvenzionale di Jimi Hendrix e il genio musicale di tutti questi tre messi insieme.

Alternare capitoli ambientati negli anni ’70 ad altri contemporanei ti ha provocato più smarrimento o divertimento?

Beh ovviamente non è stato semplice gestire questi salti temporali, soprattutto perché molte volte ho dovuto interrompere la stesura del racconto per poi riprenderla magari molti giorni o, addirittura, settimane dopo e ogni volta dovevo stare attento a mantenere la coerenza degli eventi. Però la scelta di questi lunghi flashback è stata fortemente voluta e devo dire che mi sono divertito tanto a gestire questi salti temporali, dopotutto sono un archeologo, per me è normale fare avanti e indietro nel tempo! Scherzi a parte, è una scelta di cui non mi pento, anche perché mi ha permesso di rendere il racconto un po’ più movimentato, immersivo e misterioso, speriamo che anche chi legge possa avere la stessa impressione!

Il tuo genere è il giallo, stai pensando di cimentarti in nuovi generi oppure resti fedele al tuo preferito?

Per il momento, sono solo al secondo romanzo, mi sto divertendo molto con il giallo in tutte le sue sfumature e non prevedo, almeno a breve termine, di virare verso altri generi. Però mai dire mai, tendenzialmente sono una persona che ama mettersi alla prova e porsi delle sfide, chissà che un giorno non mi cimenti in un altro tipo di racconto…

È un piacere averti di nuovo qui con noi, puoi dirci da cosa trai ispirazione per i tuoi romanzi?

È una domanda a cui è difficile rispondere in maniera univoca… per chi ha già avuto modo di leggere anche il mio primo romanzo sa che mi è piaciuto inserire i miei racconti in una cornice che mi è familiare, ovvero il mondo dell’archeologia. Anche nel primo libro “La nota stonata” lo sfondo intorno a cui ruotano molte vicende ha a che fare proprio con questo mondo. Per il resto le storie nascono un po’ per caso, mescolando esperienza personale, ambienti che conosco e a cui sono affezionato, ma anche vicende legate a soggetti che si riallacciano sempre a mondi  che in parte conosco, ma di cui non faccio parte, come in questo caso quello della musica.

Per quanto riguarda l’ispirazione direi che è sempre arrivata in maniera inaspettata, improvvisa, come se a un certo punto la storia si sia palesata, seppure in maniera abbozzata e approssimativa, in tutta la sua trama in attesa solo di essere scritta e rifinita in alcuni particolari.

Ricordiamo ai nostri lettori che Carmine ha pubblicato altri romanzi con noi, di seguito elenchiamo i titoli, così che possiate trovarli facilmente

Il filo rosso

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook, segnalando come sempre il nostro store online La banda del book che offre uno sconto sulla versione cartacea.

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Ringraziamo Carmine per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “La nota stonata.

Per leggere un’anteprima del libro “La nota stonata” clicca qui sotto.

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