Oggi presentiamo il libro di Nicolò ManiscalcoI segreti di Adelita” pubblicato dalla 0111 Edizioni il 30 marzo 2020 e finalista alla Seconda Edizione del Premio “1 Giallo x 1000”.

Trama del libro: Ritornano le inchieste del maresciallo Carlo Santini (Il labirinto della memoria – 0111 edizioni, 2014). Questa volta il maresciallo e i suoi carabinieri sono di fronte a uno dei crimini più infami: un femminicidio. Sulla spiaggia del borgo marinaro di Boccadasse, a Genova, viene trovato il cadavere di una giovane donna apparentemente stuprata. La Procura sembra archiviare il caso con l’arresto di un giovane studente universitario amico della vittima, ma il maresciallo Santini non è convinto della sua colpevolezza e inizia a indagare in varie direzioni. La soluzione sembra semplice ma non lo è per nulla. Santini arriverà alla verità solo dopo l’improvvisa e inaspettata rivelazione dei segreti di Adelita.

Allora Nicolò, parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:

Volevo partecipare a un concorso per racconti brevi e avevo “buttato giù” alcuni spunti sulla storia di due ragazzi amanti del mare, ma non sono riuscito a terminarlo per vari impegni. Quando la 0111 ha indetto la seconda edizione del concorso “1 Giallo x 1000”, ho ripreso quegli appunti e, in quel periodo mi aveva colpito e irritato, l’ennesima violenza su una donna trasmessa da un telegiornale, così ho elaborato la trama del romanzo con questa finalità, affidando le indagini al maresciallo Santini, già protagonista del mio primo giallo “Il labirinto della memoria” edito sempre dalla 0111 Edizioni.

Alcune curiosità legate alla trama… beh, nei miei romanzi, Genova, la mia città, fa sempre da cornice, anzi si potrebbe dire da protagonista e, per questo romanzo, ho scelto uno dei suoi scorci più belli: Boccadasse, un angolo di riviera in pieno centro cittadino. Proprio qui, in contrasto con la bellezza del posto, viene trovato il cadavere di una studentessa apparentemente stuprata e sempre qui, inizia l’indagine del maresciallo Carlo Santini e dei suoi carabinieri.

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Come già detto, ho utilizzato una traccia preparata per un altro racconto, ma trasformarlo nel romanzo “I segreti di Adelita”, non è stato particolarmente difficile, ho utilizzato quella traccia nel prologo che poi, nel racconto, è diventato un rebus per il maresciallo Santini. La vera difficoltà è stata creare una trama centellinando gli indizi per il lettore, quest’aspetto mi ha impegnato un po’ più del solito. In tutto, tra le prime bozze e l’invio all’editore è passato un anno. Ovviamente le ricerche nell’affrontare la trama di un giallo, sono fondamentali. Mi aiutano alcuni amici esperti nei vari campi. Per gli aspetti giuridici e giudiziari, mi aiuta mio fratello Giacomo che è un comandante di distretto della Polizia Locale genovese e il mio amico Luca, avvocato. Per gli aspetti medico-legali, ripasso i miei appunti e i miei libri di tecniche chimico-cliniche e anatomopatologiche, poi se non arrivo con i miei mezzi, chiedo ai miei amici medici e ai miei ex colleghi.

Non posso non citare, infine, la mia indispensabile correttrice della bozza finale, e cara amica, Franca.

L’idea del titolo com’è nata?

Come per gli altri miei romanzi non cerco subito un titolo, ma rileggendo la storia mi colpisce sempre un particolare che poi diventa il titolo del libro. Nel caso del romanzo “I segreti di Adelita” si tratta di una frase pronunciata dal maresciallo Carlo Santini mentre informa il suo superiore, il tenente Guido Barbera, parlando di Adelita Rossi che è la vittima, ma, in un certo senso, anche… la protagonista!

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Nicolò nel quotidiano?

Da Gennaio di quest’anno sono un uomo tranquillo che si gode la pensione.

Per trentanove anni mi sono occupato di diagnostica di laboratorio – sono un biologo – sia nell’ambito dell’anatomia e istologia patologica, sia in quello chimico-clinico.

Continuo a praticare lo stesso sport da vent’anni: l’Agility Dog, ma non è l’unico sport che ho fatto. A livello agonistico ho praticato il Tiro a Segno cominciando l’attività a militare, nei gruppi sportivi dell’Esercito, e poi continuandola da civile per una decina d’anni. A livello amatoriale sono stato guida nell’ambito del turismo equestre e ufficiale di gara nei concorsi di salto ostacoli.

Ora, oltre l’Agility Dog, mi dedico ai miei hobbies preferiti la lettura e la scrittura.

Ricordiamo ai nostri lettori che Nicolò ha pubblicato altri romanzi con noi, di seguito elenchiamo i titoli, così che possiate trovarli facilmente.

Sì, in effetti, ho esordito con la 0111 Edizioni! Era il 2014 – ho cominciato a pubblicare in età avanzata, ma la mia passione per la lettura e la scrittura è iniziata da ragazzo.

Il mio primo giallo pubblicato dalla 0111 è “Il labirinto della memoria” (2014) un noir dove il maresciallo Santini è alle prese con un serial killer. Poi, nel 2017, grazie alla 0111 ho pubblicato il romanzo giallo “Il confronto”, un racconto introspettivo fatto in prima persona che ripercorre la mia gioventù, gli anni ’70 con la descrizione delle lotte sociali post ’68 e del decennio di piombo, quello delle brigate rosse, il tutto inserito in un cold case. Infine, nel 2018, sempre con la 0111, ho pubblicato “Un angelo protettore” che è entrato nella Top Ten della prima edizione del Concorso “1 Giallo x 1000”. In quest’ultimo romanzo ho inserito una pillola di fantascienza che è l’altra mia passione insieme ai thriller.

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook, segnalando come sempre il nostro store online La banda del book che offre uno sconto sulla versione cartacea.

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Ringraziamo Nicolò per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “I segreti di Adelita

Per leggere un’anteprima del libro “I segreti di Adelita” clicca qui sotto.

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